Scenario Attuale
Oggi è il 13 Marzo 2020 un giorno particolare. Un giorno che segnerà uno dei più grandi passaggi della civiltà moderna.
Un giorno nefasto secondo la cabala, ovvero un venerdì 13 di un anno bisestile.
E… dimenticavo un dettaglio: siamo in una Pandemia!
La situazione é critica: il Coronavirus ad oggi, sta infettando 143 mila persone in tutto il mondo, con 70 mila ricoveri e più di 5 mila morti, e il quadro, dalla prossima settimana, dovrebbe peggiorare, raggiungendo il picco di contagi.
L’11 Marzo il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il decreto sulle misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 sull’intero territorio nazionale, stabilendo la chiusura dei negozi, dei bar, delle attività inerenti i servizi alla persona, nonché di tutte le attività sportive.
Oltre a tali misure, viene invitata la popolazione a rimanere nelle proprie abitazioni, potendosi spostare solo per attività lavorative inderogabili o per motivi sanitari, previa compilazione di un’autocertificazione. Tutto questo per un tempo di alcune settimane, con forti incertezze a riguardo di tale durata.
Da medico, vedo come la situazione sanitaria sia allo stremo.
Gli Ospedali, i medici dell’Emergenza Territoriale (118) e i medici di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), si trovino ad operare in un clima di forte incertezza, dove non si hanno ben chiari i confini dell’infezione. Lavoriamo nella carenza dei Dispositivi di Protezione Individuale e in un clima di tensione, tra colleghi, operatori e con una popolazione allarmata e impaurita.
Tralascio, in quanto fuori dal mio campo, il crollo dei Mercati Azionari, le conseguenze economico-lavorative e il DEFENDER-Europe 20.
Con umiltà, e un pizzico di timore, scrivo questo articolo, per far un brainstorming sulla situazione e per prendere coscienza di come la nostra Esperienza del Tempo sia cambiata.
Ma partiamo da una definizione…
Cos’é il tempo?
Dal latino tĕmpus -pŏris, viene definito dalla Traccani come: “L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo la quale i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro.”
Da questa prima definizione si capisce come il Tempo non sia un’entità assoluta, oggettiva, lineare, ma, soggettiva, personale e inter-soggettiva, basata sui due concetti citati:
- Intuizione: ovvero la conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata di conoscenza che consente, superando gli schemi dell’intelletto, con una più vera e profonda comprensione (e, a volte, creazione) dell’oggetto.
- Rappresentazione mentale: ovvero ciò che la mente presenta a sé stessa in sostituzione di qualcosa (oggetto, persona o evento) percepito in precedenza, e che costituisce il risultato di un processo percettivo e cognitivo caratterizzato da una relazione più o meno diretta o elaborata con lo stimolo percepito.
E in Psichiatria?
Per una persona “normale”, ammesso che esista uno standard normo-tipico, le fisiologiche oscillazioni dell’umore alterano il Tempo, come entità appena descritta, accelerandolo nei momenti piacevoli, che quasi sfuggono dalle mani, e rallentandolo nei momenti noiosi, nei quali le lancette sembrano muoversi all’indietro.
Questo concetto è estremizzato nelle persone affette da disturbi psichiatrici.
Per i pazienti Bipolari in fase Maniacale o Ipo-maniacale, il tempo corre. Le ore sembrano durare minuti che vengono freneticamente riempiti di pensieri, parole, azioni, investimenti, relazioni, tradimenti, promiscuità… Le ore di sonno si riducono. I pasti sono fugaci e sregolati. Inizialmente, il controllo viene mantenuto. Si può anche diventare imprenditori di successo, attori, cantanti. Ma presto o tardi, il conto arriva. Le risorse fisiche e mentali si esauriscono, subentrano le sostanze… alla disperata rincorsa di un tempo sempre più veloce e irraggiungibile. [1]
Nelle persone affette da Depressione Unipolare o Disturbo Bipolare in fase Depressiva, il tempo si dilata, si blocca, si cristallizza, si appesantisce. Tutto il vissuto è permeato dalla sensazione che il tempo sia fermo, immobile e immutabile, a tal punto che nulla ha più ragione di essere compiuto, nemmeno l’atto di vivere…
All’estremo troviamo il paziente Psicotico, il quale per definizione ha perso l’Esame di Realtà, la linearità e la successione degli eventi, che si scambiano ed alternano sotto gli influssi mentali ed emotivi.[2]
La spinta tecnologica.
Oltre alle singole persone, la velocità del tempo viene influenzata dai progressi tecnologici.
Partendo dalla Legge di Moore in cui viene descritto un andamento esponenziale della crescita nella complessità dei circuiti integrati, che tipicamente possiede un asintoto, un “punto di massimo”, una singolarità tecnologica, nella quale il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani, portando ad un collasso globale. La singolarità può, più specificamente, riferirsi all’avvento di un’intelligenza artificiale superiore a quella umana, e ai progressi tecnologici che, a cascata, si presume seguirebbero da un tale evento, salvo che non intervenga un importante aumento artificiale delle facoltà intellettive di ciascun individuo. Se una singolarità possa mai avvenire, è comunque materia di discussione.
Secondo la Legge di Moore il progresso nei transistor ha subito un rallentamento a partire dagli anni 2000, ma, come è stato recentemente annunciato da Google, questo paradigma é stato superato, giungendo alla così detta Quantum Supremacy, dalle capacità di calcolo precedentemente solo ipotizzate nei film di fantascienza, con tutti i pro e i contro del caso.
E noi come siamo messi in questa pandemia?
In questa corsa sfrenata alla rincorsa del tempo, in seguito alle direttive prese per limitare il contagio dal Coronavirus, siamo finiti come i protagonisti del film “I Langolieri”, tratto dall’omonimo racconto di Stephen King (che ha recitato nel film stesso).
Riporto brevemente la trama: sul volo notturno Los Angeles – Boston, alcuni passeggeri si svegliano scoprendo che la maggior parte dell’equipaggio è sparita, compreso il pilota. Dopo un atterraggio di fortuna scoprono che a terra la situazione è la stessa. Desolazione, silenzio, incertezza e sconforto, permeano il manipolo di sopravvissuti. L’aereo è infatti entrato in uno strappo spazio-temporale e risulta essere in un recente “passato“, dove le cose sono appena accadute e dove i passeggeri assistono alla terrificante materializzazione di ciò che accade alla realtà una volta che questa diviene “passata”: viene divorata dai Langolieri, creature che la distruggono e che “inseguono” l’aereo e i suoi passeggeri, alla disperata rincorsa verso il raggiungimento del “presente“.
Questa è un’ironica estremizzazione della situazione attuale nelle città italiane, ma ha lo scopo di far arrivare il messaggio che, non solo il tempo è mutevole, ma anche che passato e futuro sono solo proiezioni della Mente, nelle quali se ci si identifica troppo si rischia di venirne divorati.
E se proprio vogliamo vedere un lato positivo di questa pandemia, possiamo pensare a come stiamo realmente toccando con mano tale fenomeno.
E adesso cosa si fa?
Si potrebbero sfruttare queste settimane di “quarantena” come un periodo di profonda riflessione e interiorizzazione, dove ci si potrà immergere nella Mindfulness, così come divulgata da Jon Kabat-Zinn, Professore di Medicina presso la University of Massachusetts, definita come una modalità di prestare attenzione, momento per momento, nell’hic et nunc («qui ed ora»), in modo intenzionale e non giudicante, al fine di risolvere (o prevenire) la sofferenza interiore e raggiungere un’accettazione di sé, attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza che comprende: sensazioni, percezioni, impulsi, emozioni, pensieri, parole, azioni e relazioni.[3]
E se lo stress diventa ingestibile?
Insieme ad un team di Psichiatri italiani, coordinati dal Dott. Valerio Rosso, dal Prof. Enrico Zanalda, dal Prof. Massimo Di Giannantonio e dal Dott. Luca Proietti, afferenti alla Psichiatria Digitale, abbiamo aperto il portale PSIQ.it, nato da una collaborazione tra la Società Italiana di Psichiatria (SIP) e la piattaforma PsyDiT, ideata da DSN srl, una Startup sociale e innovativa, che coinvolge un team multidisciplinare di Psicologi, Filosofi, Antropologi, Comunicatori ed Esperti digitali.
PSIQ.it è un progetto sperimentale di assistenza ad Operatori Sanitari (Medici, Infermieri, OSS e Tecnici) in corso di epidemia COVID-19, basato su di una piattaforma web di Telepsichiatria di supporto, con messaggistica, chat e videochat.
PSIQ.it sarà indirizzato inizialmente agli Operatori Sanitari delle province di Cuneo, Torino e Chieti, travolti dal carico psicologico ed emotivo derivante dall’attuale pandemia di COVID-19.
Bibliografia
- Ueda N, Maruo K, Sumiyoshi T. Positive symptoms and time perception in schizophrenia: A meta-analysis. Schizophr Res Cogn. 2018;13:3–6. Published 2018 Aug 3. doi:10.1016/j.scog.2018.07.002
- Mitchell JM, Weinstein D, Vega T, Kayser AS. Dopamine, time perception, and future time perspective. Psychopharmacology (Berl). 2018;235(10):2783–2793. doi:10.1007/s00213-018-4971-z
- Preziosi, E (2018), Star Bene insieme agli Altri con la Mindfulness. Per sviluppare relazioni e vincere timidezza, insicurezza e ansia sociale (con 1 brano audio per la pratica da scaricare online)., Franco Angeli, Milano, ISBN 978-88-917-7143-8.
Valerio Rosso dice
Complimenti, un ottimo inizio davvero! Articolo denso di spunti….
Non vedo l’ora di leggere il prossimo!!!!
davidebianchi dice
Grazie mille Valerio, mi interessano molto i feedback su ciò che scrivo, e la tua è sicuramente una voce autorevole!